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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Elvis e la corsa a ostacoli

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Questione annosa, che ogni tanto salta fuori... Insomma, Elvis Presley è o non è l'artista che ha venduto più dischi al mondo? Magari si, forse no. Ho l'impressione che ormai sia realmente difficile stabilirlo con assoluta certezza, ma per me non ha mai avuto rilevanza saperlo. Dopotutto, cosa cambierebbe? Dal punto di vista della mia passione assolutamente nulla, continuerei ad essere convinto del fatto che Elvis è il numero uno indipendentemente dalla posizione raggiunta in questa ipotetica classifica. Una cosa è certa, lui avrebbe meritato questo primato. A differenza di tanti altri grandi nomi che si contendono il titolo, nel momento di massimo splendore (1956/57) Elvis non ebbe tutti ai suoi piedi. Si era agli albori del rock 'n' roll, e non furono pochi quelli che gli si scagliarono contro. Se adesso qualcuno mi viene a dire che i Rolling Stones ebbero lo stesso trattamento in contrapposizione all'immagine edulcorata dei primi Beatles, dico che non è affatto

In arrivo il cd "Where No One Stands Alone"

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Nuova emissione discografica a carattere religioso in arrivo. Cosa rende "Where No One Stands Alone" diversa da altre raccolte similari che l'hanno preceduta? Manco a dirlo - perché è la moda del momento - le basi musicali rifatte (anche i cori se è per questo) e la presenza di un duetto virtuale che vede Lisa Marie cantare con suo padre nel brano che dà il titolo alla compilazione. Secondo me è venuto fuori bene, e spero di non sbagliare, ad ogni modo sono molto curioso di ascoltarlo. Il cd uscirà il 10 agosto e per quanto mi riguarda lo valuterò senza pregiudizi (mi riferisco alle basi) come ho sempre fatto in vita mia, anche in tempi recenti con la "trilogia orchestrale". Ecco, relativamente ai tre dischi con la Royal Philarmonic Orchestra dovrei aggiungere che ho buttato via i soldi, avendoli ascoltati una sola volta ciascuno, ma le uscite ufficiali le compro prescindendo dal loro valore effettivo, sono fatto così. Comunque, a furia di rifare basi, presto

Davanti ai cancelli dell'alba: La recensione di "Promised Land"

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Nel corso del 1974, nonostante "Good Times" faccia registrare un modesto quanto immeritato piazzamento in classifica ed "Elvis Recorded Live On Stage In Memphis" non riesca ad eguagliare le vendite dei precedenti album dal vivo, i singoli "If You Talk In Your Sleep" e "Promised Land" raggiungono la Top 20. Manifestando un insospettabile senso artistico assente in tempi recenti - giova ricordare che brani di spessore come "Burning Love", "Separate Ways" e "Always On My Mind" erano stati collocati in antologie di basso profilo - la Rca sceglie di inserire questi successi e i rispettivi b-side in un 33 giri contenente materiale inedito. Tale disco beneficia quindi di un discreto traino promozionale, mutuando titolo ed art work proprio dal singolo "Promised Land" (che si era spinto fino al 14° posto), nel tentativo di favorire ulteriormente le vendite, che tuttavia non si rivelarono eclatanti. Assemblato co