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Visualizzazione dei post da 2020

Magia a Pittsburgh

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 Gli effetti benefici di una nuova relazione sentimentale e il desiderio di rivalsa nei confronti di chi stava cercando di screditarlo per mezzo di un libro che sarebbe arrivato durante l'estate dell'anno successivo. Probabilmente questi fattori contribuirono in modo determinante a rigenerare Elvis , che a partire dall'ottobre del 1976 sembrò tornato quello dei tempi d'oro. Il culmine di questo insperato e graditissimo processo di rinascita si ebbe in occasione del breve tour che iniziato a Wichita  il 27 dicembre proseguì a Dallas , Birmingham , Atlanta  e si concluse a Pittsburgh , dove per il secondo anno consecutivo Elvis  festeggiò l'arrivo del nuovo anno con il suo amato pubblico. Cinque grandi concerti in altrettanti giorni che rimandano l'immagine di un artista più vivo che mai, perfettamente in grado di lasciare tutti a bocca aperta per mezzo del suo incomparabile talento e della sua innata capacità di intrattenere. Quello di Pittsburgh , 31 dicembre 19

Elvis sbanca il Silverdome di Pontiac

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A quanto pare, dopo essersi esibito nel gigantesco Silverdome  di Pontiac  la notte del 31 dicembre 1975 Elvis tornò immediatamente a casa, dove concluse le operazioni in camera da letto godendosi vecchi filmati dei Monty Python . Mi capita spesso di fissarmi con questi particolari. In effetti fa un certo effetto pensare che dopo aver consegnato alla storia uno spettacolo di enorme portata, del quale si sarebbe scritto in tanti libri, la leggenda vivente  terminò la serata in modo così... umano. Già, a volte ce lo dimentichiamo perché abbiamo a che fare con un personaggio che, come scrisse qualcuno, sembra un principe arrivato a noi da un altro pianeta, ma a quanto pare anche Elvis Presley  era un uomo! Con oltre 800.000 dollari di incasso il concerto al Silverdome  fece stabilire a Elvis  l'ennesimo record, il resto, appunto, è storia. La decisione del Colonnello Parker  di non mettere in vendita un gran numero di biglietti per posti dai quali gli spettatori non avrebbero visto pr

Un bel CD promozionale dalla Norvegia

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  The 50 Greatest Hits - Smakebiter è un bel CD promozionale emesso in Norvegia nel 2001 per promuovere la raccolta The 50 Greatest Hits . Trovo la copertina molto bella, mentre il contenuto è di sicuro impatto grazie all'inserimento di Heartbreak Hotel , Suspicious Minds ,  Moody Blue e la ben nota laughing version di Are You Lonesome Tonight? registrata a Las Vegas nel 1969. In coda al dischetto il discorso che Elvis tenne a Memphis  il 16 gennaio 1971, quando la United States Junior Chamber of Commerce  lo nominò uno dei giovani uomini più meritevoli della nazione per il 1970. Niente male.  The 50 Greatest Hits - Smakebiter BMG  74321 904742 (7) Norvegia  2001 CD promozionale (cardboard sleeve) 1. Heartbreak Hotel 2. Suspicious Minds 3. Moody Blue Bonus: 4. Are You Lonesome Tonight? (Latterversjon 1969) En Monark Snakker... The Jaycees Award, 16 januar 1971  Foto: Roberto Paglia

Un grande Elvis a Wichita

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A Wichita , il 27 dicembre 1976 Elvis  inaugurò l'ultimo tour di un anno a dir poco impegnativo. Si tratta di un breve giro di soli cinque spettacoli in altrettante città, le altre furono Dallas  (28), Birmingham  (29), Atlanta  (30) e Pittsburgh  (31) che però lasciò il segno, visto che è generalmente ricordato come uno dei migliori portati a termine dal Re nel corso degli anni settanta . I fatti sono noti, un Elvis  visibilmente dimagrito, in grande forma e di ottimo umore incantò gli spettatori che ebbero la fortuna di vederlo in azione lasciando in ricordo un pugno di esibizioni indimenticabili che, per fortuna, noi appassionati abbiamo avuto modo di apprezzare in varie forme. Il concerto di Wichita  è giunto a noi in pessima qualità audio e risulta davvero difficile condividere l'entusiasmo di chi ha compilato le note di Wild in Wichita , il CD che ci offre l'opportunità di ascoltarlo. Si tratta di una delle audience recording  peggiori che mi sia stato dato di ascolta

Buon Natale!

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Che dire del glorioso Elvis' Christmas Album ,   emesso nel lontano 1957? Io sono un super fan e potrei sembrare di parte, ma credo di non esagerare affermando che non è solo uno dei migliori 33 giri rintracciabili nella vasta discografia di Elvis , ma anche uno dei dischi dedicati al  Natale  più belli di sempre. Il giovane re del rock 'n' roll incise le otto canzoni natalizie in esso contenute ai Radio Recorders  di Hollywood nel settembre del 1957, dando ancora una volta prova del suo enorme talento, mentre i discografici completarono il LP   recuperando i quattro pezzi dell'extended play Peace in the Valley , pubblicato qualche mese prima. Ecco, se proprio devo muovere una piccola, innocua critica all' Elvis' Christmas Album , allora dico che per quanto stupendi I Believe ,  It Is No Secret (What God Can Do , (There'll Be) Peace in the Valley (ForMe) e Take My Hand, Precious Lord  sono brani religiosi che non hanno molta attinenza con il Natale  e in eff

Riascoltando Elvis' Gold Records, Volume 4 a Natale

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La copertina di Elvis' Gold Records, Volume 4  è una di quelle che più mi affascinavano da bambino, quando mi trovavo nel grande negozio di dischi dove acquistammo i primi LP di Elvis . In effetti è bellissima, tuttavia aspettai un po' a farmi comprare questa raccolta, perché all'inizio della mia interminabile avventura sulle tracce del Re i 33 giri  degli anni '70  catturavano maggiormente la mia attenzione. Quando arrivò il turno di Elvis' Gold Records, Volume 4  ebbi modo di innamorarmi di alcune canzoni che ancora oggi ascolto con immutato trasporto. Tra le altre è doveroso ricordare Love Letters , Ask Me , (You're The) Devil in Disguise , A Mess of Blues  e It Hurts Me . Quest'ultima, in assoluto una delle più belle interpretazioni di Elvis , l'avevo già incrociata su Elvis in Demand  e sulla base dei miei ragionamenti di allora non potei fare altro che considerarla un "doppione". Poco male, perché i restanti undici brani che componevano l

Artist Collection Elvis Presley: Una raccolta inutile, ma non troppo

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La serie Artist Collection (2004) comprende un buon numero di raccolte dedicate ad altrettanti cantanti   e gruppi ed è caratterizzata da immagini di copertina ad opera dell'artista Hanoch Piven , noto, tra le altre cose, per le sue caricature di personaggi famosi . Parlando di Elvis Presley , forse il risultato del suo lavoro non incontrerà il gusto dei fan più incalliti, ma io lo trovai piuttosto originale e decisi di acquistare il CD. In effetti, una copertina priva del consueto scatto del Re è merce rara, ed è soprattutto in virtù di ciò che aggiunsi volentieri Artist Collection Elvis Presley alla mia collezione. Per quanto riguarda il contenuto musicale della compilazione, diciamo che è alquanto eterogeneo. Diamo un'occhiata: Mystery Train / Blue Moon / Lawdy, Miss Clawdy / (You're So Square) Baby I Don't Care / Crawfish / Ain't That Loving You Baby / Fever / The Girl of My Best Friend / Guitar Man / Reconsider Baby / Suspicion / Patch It Up / Polk Salad Annie

Solo un pensierino natalizio

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Una delle più belle canzoni natalizie di sempre, superfluo aggiungere altro. Le parole non sono sempre necessarie, e poi stasera non ne ho. Meglio lasciar cantare Elvis , perché quando lo ascoltiamo tutto sembra possibile. Anche un Natale  ricco di calore e voglia di rendere il mondo un posto migliore. Foto: Roberto Paglia

La canzone d'amore che accompagnava i grandi classici di Elvis

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Any Way You Want Me (That's How I Will Be)  è una struggente ballad  scritta da Aaron Schroeder  e Cliff Owens  che Elvis  incise il 2 luglio del 1956 a New York , lo stesso giorno in cui buttò giù due autentici colossi del suo repertorio, ovvero  Hound Dog  e Don't Be Cruel . Interpretandola Elvis  si cala nei panni di un ragazzo talmente innamorato da dichiarare, con non poca enfasi, che sarà esattamente come la sua lei vorrà. Si, forte o fragile, remissivo o selvaggio, sciocco o saggio, non farà alcuna differenza... Non proprio il massimo della personalità, ma lo sappiamo, per amore si scalano le montagne! Questo brano ad alto tasso sentimentale fu selezionato come b-side  di  Love Me Tender , altro grande classico presleiano. Considerando lo stratosferico appeal del lato A, che raggiunse facilmente il primo posto in classifica (lo mantenne per quattro settimane) Any Way You Want Me  si mosse decisamente bene, raggiungendo la ventisettesima posizione. Ma il suo cammino non s

I giorni di Elvis [Speciale Post #200]

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Duecento post sono un bel traguardo per questo blog , nato nell'estate del 2018 dalle ceneri del precedente About Elvis , che a sua volta aveva sostituito Elvis - Anyplace is Paradise , il mio primo progetto su questa piattaforma. Sono giorni difficili per i blog, inutile negarlo. I Social  si sono presi praticamente tutto, soppiantando questi meravigliosi spazi personali che anni fa rappresentavano quanto di meglio il web  potesse mettere a disposizione di chi sentiva il bisogno di esprimersi. Bei tempi. Relativamente ad Elvis , gli appassionati che si dedicano al blogging sono sempre meno, ed è un vero peccato. Io non mollo, questo è certo, anzi non sono mai stato così attivo e questo impegno ha fatto si che Never Without Elvis si ritagliasse un discreto seguito. Forse i numeri non sono quelli di una volta ma poco importa, perché il mio obiettivo è sempre lo stesso: scrivere di  Elvis in modo onesto, offrire qualcosa ai lettori evitando fanatismi e parzialità.   Per festeggiare i

Just Pretend: Un grande show a Las Vegas

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Il 13 dicembre 1975, giusto quarantacinque anni fa, Elvis fece un grande midnight show a Las Vegas , nel corso di una breve stagione che recuperava gli spettacoli cancellati ad agosto dello stesso anno. Bellissimo il CD che per primo offrì a noi appassionati la possibilità di ascoltare questo splendido show, oltretutto in qualità audio eccellente. Parlo del mitico Just Pretend della Fort Baxter , emesso nel lontano 1991. Ne è passato di tempo, ma sembra ieri. Ricordo che nel corso di questo concerto Elvis cantò una porzione di O Sole Mio in italiano e una serie di brani di notevole spessore. Fra questi  possiamo citare Help Me Make It Through The Night , How Great Thou Art , America The Beautiful e , appunto, Just Pretend . Vediamo la scaletta completa: See See Rider / I Got a Woman - Amen / Love Me / Tryng To Get To You / And I Love You So / All Shook Up / (Let Me Be Your) Teddy Bear - Don't Be Cruel / You Gave Me A Mountain / Help Me Make It Through The Night / Polk Salad Annie /

Elvis e i sogni a Natale

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Dovessi eleggere la canzone di Elvis  che mi rende più malinconico, e posso assicurarvi che ce ne sono, questa sarebbe senza ombra di dubbio If I Get Home on Christmas Day . Difficile descrivere le sensazioni che provo ascoltandola, basti dire che mi riporta indietro, a momenti sicuramente più felici. Il Natale , il vero Natale è passato, inutile farsi illusioni o credere che non sia così, ma restano i dischi. Si, restano questi antichi dispensatori di emozioni che sembrano refrattari allo scorrere del tempo. E allora chiudiamo gli occhi e iniziamo a viaggiare con la fantasia. Lasciamoci trasportare da chi, meglio di chiunque altro è in grado di far materializzare i sogni. Specialmente a Natale.  Se arrivassi a casa prima di mezzanotte Mentre stai ancora dormendo profondamente Ti prenderei fra le braccia e resteresti lì Foto: Roberto Paglia

Dischi, concerti e notti d'estate

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La copertina di  Hot Summer Night  è molto originale, sotto questo punto di vista la  Chips Records  fece un gran bel lavoro. Ecco, a me sarebbe piaciuto qualcosa del genere per l'album  Elvis Recorded Live on Stage in Memphis  del 1974: una foto di  Elvis  sul palco del  Mid-South Coliseum  accanto alla maestosità di  Graceland  e sul retro altre immagini tratte dall'evento immortalato sul vinile. Hot Summer Night (Chips Records) uscì nel 1987. Ironicamente, proprio l'estate di quell'anno mi vidi costretto a partire per svolgere il servizio militare , destinazione Taranto . In Puglia  le notti furono effettivamente calde (partii alla fine di luglio), ma certo non per un'esibizione di Elvis Presley ! Sarei tornato a Roma  sul finire del mese successivo, ma quella breve parentesi marcò ugualmente un grosso cambiamento nella mia vita, perché ero riuscito a cavarmela da solo, senza problemi, a centinaia di chilometri di distanza da casa. Adesso sembra una cosa da nient

Suonando Polk Salad Annie con Elvis

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La migliore stagione di Elvis a Las Vegas ? A parer mio, ma anche di altri appassionati, la terza, quella che ebbe luogo nella showroom  dell' International Hotel durante l'estate del 1970, precisamente dal 10 agosto al 7 settembre. Quell'anno la Polk Salad Annie  di Tony Joe White  era uno dei momenti clou dello spettacolo di Elvis , ruolo che avrebbe svolto anche in seguito per mezzo di sostanziali modifiche nell'arrangiamento che l'avrebbero condotta fino alle scalette del 1977.  In pochi anni,  attraverso il suo canale YouTube   sina-drums  (che ad oggi conta ben oltre un milione di iscritti) Sina , giovanissima e bravissima batterista di Marburg , Germania  ha postato una grande quantità di classici del rock , dando ampiamente prova del suo straordinario talento. A questo proposito, relativamente al brano Burn  dei Deep Purple ,  Ian Paice  in persona si è complimentato con lei. Io la seguo da tempo, eppure raramente l'ho vista così coinvolta come nel cas

Elvis e la magia di "Blue Christmas"

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Un paio di giorni fa sul canale YouTube ufficiale  di Elvis è comparso questo divertente  video animato . Ho pensato di condividerlo nel blog per introdurre il periodo natalizio, perché la magia di questo grande classico di  Elvis Presley , inciso nel lontano 1957 è ancora lì, intatta. Si, lasciamoci trasportare dalle malinconiche ma anche indolenti note di  Blue Christmas , aspettando un Natale  per ovvi motivi così diverso dai precedenti. Buona visione e un abbraccio a tutti.  Foto dal web / Rielaborazione Roberto Paglia

Speciale "Elvis The Musical" (2017 /18)

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Il 6 marzo del 2018 mi recai al Teatro Brancaccio  per assistere alla prima romana di Elvis The Musical . Teatro pieno e grande atmosfera per uno spettacolo che intrattenne piacevolmente per un paio d'ore. Bei ricordi, specialmente in questo periodo che ci ha costretto ad azzerare la vita sociale. In effetti sembra passato un secolo da quella bella serata a Roma ... Sul mio blog From Elvis in Rome raccolsi le impressioni di alcuni appassionati di Elvis - che avevano visto il Musical in altre città - dedicando vari post all'evento. Oggi quel blog è chiuso, ma non avendo intenzione di perdere quelle preziose testimonianze ho pensato di dedicare a Elvis The Musical uno Speciale  che recupera i vari articoli e le foto che i miei amici mi avevano gentilmente concesso di pubblicare circa tre anni fa. Le foto di Marina al Teatro Brancaccio   (Roma 2018) La volta buona - Recensione di Marco Lofino (Milano 2017) Ciao amici. Non sempre è facile liberarsi di un pregiudizio. Talvolta il te

Elvis a San Francisco

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Il 28 e 29 novembre del 1976 Elvis è al Cow Palace  di San Francisco  per due concerti. Il tour che comprende questi spettacoli era stato inaugurato a Reno  il 24 ed era proseguito a Eugene  (25), Portland [OR]  (26) e nuovamente a Eugene (27). Dopo la tappa a San Francisco il Re tenne un concerto ad Anaheim  il 30 novembre e il 2 dicembre iniziò quella che si sarebbe rivelata la sua ultima stagione a Las Vegas . Proprio il 28 novembre a San Francisco si concluse definitivamente la love story  tra Elvis  e Linda Thompson .  Vediamo le scalette dei due spettacoli, entrambi di ottimo livello a conferma del fatto che in quel periodo Elvis (visibilmente dimagrito) era decisamente in forma.  28 novembre Also Sprach Zarathustra - Opening Riff   / See See Rider / I Got A Woman - Amen / Love Me / If You Love Me (Let Me Know) / You Gave Me A Mountain / Jailhouse Rock / It's Now or Never / All Shook Up / (Let Me Be Your) Teddy Bear - Don't Be Cruel / And I Love You So / Fever / America T

Pot Luck e il senno di poi

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Giorni fa, discutendo di Pot Luck  con un caro amico gli ho ricordato che ne avevamo parlato anche una ventina di anni fa, in macchina, con un altro amico. Era notte fonda, tornavamo da un locale e ci fermammo ad ascoltare le canzoni di questo bel disco del 1962. Ogni volta che ne cominciava una dicevamo senti, senti questa che bella ... In effetti i brani che compongono questo album - registrato a più riprese tra il 1961 e l'anno successivo - sono decisamente riusciti, si tratti di morbide ballads o di pezzi caratterizzati dal ritmo. Su tutti spicca Suspicion , per mezzo del quale Elvis affronta il tema della gelosia in modo tremendamente efficace, realizzando un autentico capolavoro senza tempo.  Con il senno di poi possiamo dire che nel corso degli anni sessanta  Elvis avrebbe dovuto continuare a incidere lontano da Hollywood  con regolarità, pubblicando qualche  colonna sonora  in meno. Come sappiamo, le cose andarono in modo diametralmente opposto, perché le soundtracks garant

Elvis, Kennedy e la copertina di "Return of the Rocker"

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Pubblicato nel giugno del 1986, Return of the Rocker  fallì l'entrata in classifica. La compilazione ha una bella  track-list  incentrata sui brani ritmati del periodo 1960-63, ma nulla che potesse indurre un appassionato a mettere mano al portafoglio, a parte la versione completa di King of the Whole Wide World , se non ricordo male. Troppo poco e infatti le vendite si rivelarono assai modeste. La copertina, brutta per dire brutta, di certo non le incentivò. Del resto, basta osservare la mano di Elvis , simile a quella di un alieno che cerca in tutti i modi di sembrare umano, tralasciando però dettagli importanti. A certi livelli, tanta mediocrità è inaccettabile.  A proposito della copertina, c'è altro da considerare. Quando postai questa foto su un social, l'amico Alessandro Bertolino , poeta, critico e grande appassionato di Elvis Presley  lasciò un interessante commento che con il suo permesso inserisco:  Squallida operazione. No comment sulla forzatura pseudo politica

L'importanza di "Elvis For Everyone!"

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Per celebrare i primi dieci anni di contratto con Elvis Presley , nel 1965 la RCA  pubblicò Elvis For Everyone!  - in Italia Elvis '65 -  un album antologico contenente dodici brani di varia provenienza, inediti o comunque mai pubblicati prima su LP. A prima vista potrebbe sembrare un progetto sottotono, e così viene percepito da qualche critico, ma è doveroso attribuire a  Elvis For Everyone! la giusta importanza: all'epoca della sua emissione portò nelle case degli appassionati che lo acquistarono - non pochi, considerando il decimo posto raggiunto nella classifica americana - parecchie canzoni che si erano  ormai perse per strada, molte delle quali di grande qualità. Vediamole nel dettaglio, con data di incisione e relative note esplicative. - Your Cheatin' Heart  (1 febbraio 1958) Il noto brano di Hank Williams, che da par suo Elvis rende decisamente bene. - Summer Kisses, Winter Tears  (8 agosto 1960) Bella canzone registrata per la colonna sonora di Flaming Star  e no

"Hits of the 70's" e il successo dei singoli di Elvis in Gran Bretagna

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Contrariamente a quanto accadde negli Stati Uniti , molti 45 giri di Elvis  emessi nel Regno Unito  durante la prima metà degli anni '70 si trasformarono in successi da Top 10. Un dato significativo che ci rivela una notevole sintonia tra la produzione discografica relativa all'ultimo tratto della parabola artistica del Re e i gusti degli appassionati di musica di quel paese. Occorre ricordare che nello stesso periodo solo The Wonder of You (1970) e Burning Love (1972) centrarono la Top 10 negli States , raggiungendo rispettivamente la nona e la seconda posizione. Migliore il risultato per quanto riguarda la Top 20 americana, raggiunta con Kentucky Rain (1970 - #16), You Don't Have To Say You Love Me (1970 - #11), Separate Ways (1972 - #20),  Steamroller Blues (1973 - #17), If You Talk in Your Sleep (1974 - #17), Promised Land (1974 - #14) e My Boy (1975 - #20). Ma torniamo in  Gran Bretagna  e vediamo nel dettaglio il percorso dei tredici singoli emessi tra il 1970 e il 19