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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

Il freddo, la pioggia e il Boulevard

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In una giornata come questa, caratterizzata da freddo e pioggia, il richiamo di un album come From Elvis Presley Boulevard, Memphis, Tennessee  si fa fortissimo. Un disco del tutto simile a una nave sballottata da onde che rischiano di travolgerci in ogni momento, capitanata da un uomo che sembra a un passo dal naufragio ma che è allo stesso tempo guida imprescindibile per chi lo ha scelto. Non posso che essere grato ad Elvis  per avermi regalato un'emozione così forte. Seimila lire, tanto costavano i 33 giri  nel 1977 . Fu il nostro secondo album di Elvis  e lo scegliemmo su indicazione di mia madre, che rimase affascinata dallo scatto in copertina. Il resto è storia, storia che custodisco gelosamente nel cuore pur rendendola pubblica. La sorpresa di mamma quando scoprì che Hurt  altro non era che A chi , le rimostranze di mia sorella, che all'epoca voleva dischi di rock 'n' roll , i miei reiterati ascolti quando ero solo in casa, perché non accettavo critiche al mio i

Elvis a Las Vegas: Altri echi dell'Aloha

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Dopo aver parlato del dinner show  a Las Vegas   del 3 febbraio 1973 , ecco quello risalente al giorno 13 dello stesso mese, immortalato dalla Audionics  in un bel CD dall'eloquente titolo Echoes of Aloha . Su un totale di diciassette brani che vanno a comporre la scaletta dello show, sono infatti tredici quelli in comune con il mitico concerto trasmesso in mondovisione dalle Hawaii . Se questo ci porta a supporre che a distanza di un mese Elvis  avesse ancora la testa rivolta a Honolulu , d'altra parte tutte queste conferme potrebbero rivelare la bontà delle sue scelte al momento di preparare la set list  dell'Aloha, non fosse che mancano all'appello proprio quei brani che avevano contribuito a rendere unico l'evento. Parliamo di Burning Love , Something , My Way , I'm So Lonesome I Could Cry , It's Over , Welcome To My World  e I'll Remember You , senza dimenticare il medley Long Tall Sally / Whole Lotta Shakin' Goin'On  e A Big Hunk O' Lov

Un bel Dinner Show di Elvis a Las Vegas

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Nel 1993 la Fort Baxter  ci regalò (si fa per dire) un nuovo soundboard , quello relativo al dinner show del 3 febbraio 1973 a Las Vegas . Sfortunatamente in copertina era riportata una data sbagliata, ovvero 5 febbraio, ma a dispetto di questo non trascurabile errore potei ascoltare un bel concerto di Elvis , caratterizzato da una scaletta che ha ben quattordici canzoni in comune con quella dell'Aloha, il leggendario spettacolo andato in onda solo venti giorni prima. Tra le altre, manca all'appello Burning Love . Elvis  non amava particolarmente la canzone e dopo l'evento televisivo se ne liberò in fretta, pur avendola inserita nella set list dei primi spettacoli di questa nuova stagione all'Hilton, durante la quale si vide costretto a disertare il palco in diverse occasioni per motivi di salute. A seguire, la scaletta del 3 febbraio. Also Sprach Zarathustra - Opening Riff  / See See Rider / I Got A Woman - Amen / Until It's Time For You to Go / You Don't Have

Le canzoni di Elvis da riscoprire: Put the Blame on Me

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Ma quanto è bella Put The Blame on Me ? Ecco, dovessi muovere una critica del tutto innocua a questa canzone, allora direi che sfuma troppo in fretta. Dieci secondi in più e la coda musicale sarebbe stata perfetta. Dettagli, non fateci caso. Comunque, visto che sono in vena di complimenti dopo averlo fatto girare sul piatto, ma quanto è bello l'album Something For Everybody ?  Dico questo perché il 33 giri  non esce fuori spesso nelle discussioni dedicate alla musica di Elvis Presley , almeno  non quanto meriterebbe. Ecco, consiglierei un riascolto a chi lo ritiene il fratello minore di Elvis is Back , perché si tratta di due dischi fondamentalmente diversi. Quando Elvis  lo incise non era agitato dalla stessa urgenza espressiva che lo aveva portato, dopo i due anni passati in Germania , ad approcciare la grande varietà di generi musicali che è alla base della riuscita di Elvis is Back , ma ascoltandolo escono comunque fuori la classe cristallina, la strepitosa forma vocale e la gr

Buon compleanno Lisa

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  Quando seppi che Elvis  aveva lasciato una figlia della mia età, anzi di poco più giovane, pensai che un giorno lei sarebbe diventata mia moglie. Ero sinceramente convinto di essere il fan numero uno del Re, quello più devoto, quindi nessuno avrebbe potuto amarla più di me. Sembrava tutto così giusto, quasi logico. Durò poco, perché venni a sapere che di fan fedeli era pieno il mondo. Chissà quanti ragazzini più belli e meritevoli di me le ronzavano intorno. Così, dopo qualche mese di amore non corrisposto decisi che avrei fatto a meno di Lisa . Nel corso di una vita intera ho manifestato un disinteresse pressoché totale nei suoi confronti, considerandola non necessaria ai fini della mia passione per il padre, ma a quanto pare crescendo si diventa nostalgici. Non è solo questo. In un mondo sempre più cinico, che ti spinge a mostrarti privo di emozioni, può anche capitare di scoprirsi più sensibili al dolore degli altri. Evidentemente oggi mi sento così. Tanti auguri Lisa Marie Presle