Pittsburgh e ricordi

Sul finire degli anni '80 trovai una copia del libro Elvis -The Final Years di Jerry Hopkins in una piccola e sperduta libreria della mia città. All'epoca l'opera di Hopkins (mai tradotta in italiano) era considerata (a torto o ragione) la migliore biografia dedicata al Re e non mi parve vero di portarmela a casa. Fortuna che quel giorno avevo un po' di soldi in tasca, perché mi ero congedato da qualche mese ed ero ancora alla ricerca di un'occupazione decente.

Comunque, quando iniziai a sfogliare Elvis - The Final Years avevo già dieci anni di passione presleiana alle spalle, parecchi dischi, ma a livello di libri c'era ben poco in giro, ed è per questo motivo che molti appassionati italiani avevano consumato le pagine della bio firmata da Albert Goldman, notoriamente piena di inesattezze e cattiverie gratuite. Proprio a causa di questo discutibilissimo volume, mi ero fatto l'idea di un Elvis che durante gli ultimi due anni di vita riusciva a malapena a salire sul palco. Oggi ci è noto che non tutti i concerti del biennio 1976-77 furono memorabili, ma che nello stesso periodo Elvis Presley si rese protagonista di esibizioni di alto livello, tuttavia ai vecchi tempi non avevo il quadro esatto della situazione. Di conseguenza, quando lessi che Hopkins definiva lo spettacolo che ebbe luogo a Pittsburgh tra la fine del 1976 e l'inizio dell'anno successivo uno dei migliori di sempre rimasi molto sorpreso.

Possibile? Sulla scorta della mia limitata conoscenza di allora i conti non tornavano e per qualche tempo rimasi col dubbio. Fu soltanto con l'arrivo in casa dello stupendo doppio bootleg Rockin' With Elvis New Year's Eve, a lungo cercato e desiderato, che potei fare chiarezza sulla questione. Si, effettivamente quello fu un concerto straordinario, come del resto furono splendidi tutti gli show di quel mini tour che sul finire del 1976 portò la leggenda vivente ad esibirsi a Wichita, Dallas, Birmingham, Atlanta e, appunto, Pittsburgh. Un artista di ottimo umore, notevolmente dimagrito e in grande forma vocale lasciò di sé un ricordo indelebile ed è così che oggi voglio fissare Elvis, senza pensare a come sarebbero andate le cose di lì a poco. 

Un anno volge al termine ed è tempo di bilanci, siamo tutti ottimisti per quanto concerne l'anno entrante, ci sforziamo di esserlo in barba ai problemi. Chissà, probabilmente lo fu anche Elvis... E allora liberiamo la fantasia, per un attimo immaginiamo un finale diverso. Non costa nulla ed è bellissimo.

Buon anno a tutti

Foto Elvis: web - Foto dischi e rielaborazione: Roberto Paglia

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