11 maggio 1974: Elvis a Los Angeles

All'inizio degli anni '90, il fiume delle emissioni non ufficiali di Elvis Presley iniziò ad ingrossarsi. A quei tempi l'uscita di un nuovo bootleg del Re rappresentava un vero e proprio evento per gli appassionati, ma era davvero difficile star dietro a tutto. Personalmente non potevo permettermi acquisti a getto continuo, così in attesa di tempi migliori cercavo di compensare leggendo e rileggendo le recensioni di quei dischi pubblicate su APDE, la fanzine del club di Sebastiano Cecere. Credo di averle consumate quelle pagine... Cercavo di percepire la magica atmosfera di un concerto di Elvis e devo dire che ci riuscivo anche bene, grazie alla bravura di chi scriveva gli articoli. Come ho detto, le mie risorse economiche dell'epoca non mi consentivano di comprare molti dischi, così dovevo necessariamente operare una scelta. Di lì a poco sarebbero arrivati anche i "soundboard", complicando ulteriormente le cose, ma questa è un'altra storia.

Tornando alle mie sofferte quanto inevitabili decisioni, pensai che per "Los Angeles California" sarebbe stato il caso di mettere mano al portafoglio, perché conteneva materiale che ritenevo interessantissimo, ovvero il primo dei due spettacoli che Elvis tenne nel prestigioso Forum di Inglewood, l'11 maggio del 1974. Per la cronaca, questa tappa a Los Angeles fu inserita in un mini tour di cinque concerti in tre città - le altre erano San Bernardino e Fresno - conclusosi tre giorni prima dell'inizio di nuova stagione a Lake Tahoe che sarebbe partita il 16 di quello stesso mese. Dunque, si trattò di un semplice rodaggio? Non direi proprio, dopotutto Elvis sbancò due volte il prestigioso Forum, totalizzando trentasettemila spettatori nel giro di una manciata di ore. Va ricordato che fra questi c'erano anche i Led Zeppelin, che videro l'esibizione serale del Re.

Pur presentando una performance di Elvis fino ad allora inedita, "Los Angeles California" generò recensioni tutt'altro che entusiastiche. Le critiche negative non derivarono tanto dal suono - si tratta di una "audience" nella media - quanto piuttosto dall'art work, perché a livello grafico la Tiger fece un pessimo lavoro. In effetti, le immagini scelte per la copertina del cd non sono assolutamente in linea con quanto musicalmente proposto e una maggiore precisione da parte dei curatori del disco non avrebbe guastato. Ma l'errore più grande, ripetuto ben quattro volte, è relativo alla data dello spettacolo, che per una cattiva interpretazione della forma in uso negli Stati Uniti, che antepone il mese al giorno, si trasformò in uno sconcertante 5 novembre 1974.

Ad ogni modo, la Tiger offrì agli acquirenti la possibilità di ascoltare "You Can Have Her", il vecchio successo di Roy Hamilton, cantato da Elvis in quella sola occasione. Devo confessare che fu essenzialmente questa chicca a spingermi all'acquisto. Per quanto riguarda "Polk Salad Annie", regolarmente in scaletta quel pomeriggio di tanto tempo fa, nel cd "Los Angeles California" non ce n'è traccia.


Los Angeles California
[Tiger 3000]
1991

Also Sprach Zarathustra
See See Rider
I Got A Woman / Amen
Love Me
Trying To Get To You
All Shook Up
Teddy Bear / Don't Be Cruel
Love Me Tender 
You Can Have Her
Steamroller Blues
Hound Dog
Fever
Why Me Lord
Suspicious Minds
Introductions
I Can't Stop Loving You
Help Me
An American Trilogy
Let Me Be There (with reprise)
Funny How Time Slips Away
Big Boss Man
Can't Help Falling In Love




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