Cose da Elvis Presley


Oggi vi mostro una riedizione con copertina diversa di His Hand in Mine, magnifico album emesso sul finire del 1960 e parzialmente oscurato dal grande successo commerciale di G.I. Blues, pubblicato un paio di mesi prima. A pensarci bene, considerato il momento poco propizio non fece neanche tanto male, visto che sfiorò la Top 10.

Vendite a parte, al suo interno è possibile rintracciare la quintessenza dell'arte presleiana, grazie alla straordinaria bellezza della voce di Elvis, qui al massimo dello splendore, e al coinvolgimento emotivo dell'artista, che è parte di un insieme nel rendere omaggio al Signore. Si può credere o non credere, ma non si può certo dubitare della sincerità espressiva di Elvis quando approccia il materiale religioso.

Piccola nota a margine: His Hand in Mine fu registrato in una sola session, il 30 ottobre del 1960 a Nashville, durante la quale il Re si permise il lusso di incidere anche Surrender, numero 1 nel 1961 e Crying in the Chapel, numero 3 nel 1965...

Cose d'altri tempi. Cose da Elvis Presley.

Foto: Roberto Paglia

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