"Separate Ways" e "Always on My Mind": Come sottoutilizzare due grandi brani

Sul finire del 1972 la RCA (o il Colonnello Parker, se preferite) scelse di piazzare Separate Ways / Always on My Mind - il più recente successo a 45 giri di Elvis - nell'ennesima compilazione in linea economica emessa nella prima metà del decennio. Quindi, a distanza di pochi mesi si ripeté quanto fatto con il singolo di grande successo Burning Love / It's a Matter of Time, dirottato sulla raccolta Burning Love and Hits From His Movies, Volume 2. Un vero spreco, perché Separate Ways e Always on My Mind avrebbero fatto la fortuna di un album regolare. Tanto per fare un esempio pratico, i due brani ad alto tasso autobiografico, unitamente a Burning Love, avrebbero permesso a Elvis (Fool) il primo 33 giri emesso dopo il successo planetario del progetto Aloha From Hawaii, di volare alto in classifica. Invece il disco si fermò, poco sorprendentemente, al numero 52, sperperando la spinta promozionale dello Special trasmesso in mondovisione. 

Molti appassionati sembrano refrattari a considerazioni del genere. Per loro Elvis è Elvis indipendentemente da tutto e i suoi dischi contengono canzoni stupende a prescindere da come vennero utilizzate. Non io, per quanto possa amare questo artista meraviglioso. 

Foto: Roberto Paglia

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