La canzone d'amore che accompagnava i grandi classici di Elvis

Any Way You Want Me (That's How I Will Be) è una struggente ballad scritta da Aaron Schroeder e Cliff Owens che Elvis incise il 2 luglio del 1956 a New York, lo stesso giorno in cui buttò giù due autentici colossi del suo repertorio, ovvero Hound Dog e Don't Be Cruel. Interpretandola Elvis si cala nei panni di un ragazzo talmente innamorato da dichiarare, con non poca enfasi, che sarà esattamente come la sua lei vorrà. Si, forte o fragile, remissivo o selvaggio, sciocco o saggio, non farà alcuna differenza... Non proprio il massimo della personalità, ma lo sappiamo, per amore si scalano le montagne!

Questo brano ad alto tasso sentimentale fu selezionato come b-side di Love Me Tender, altro grande classico presleiano. Considerando lo stratosferico appeal del lato A, che raggiunse facilmente il primo posto in classifica (lo mantenne per quattro settimane) Any Way You Want Me si mosse decisamente bene, raggiungendo la ventisettesima posizione. Ma il suo cammino non si concluse lì, perché simultaneamente questa bella love song diede anche il titolo ad un extended play completato con tre recuperi targati Sun Records: I Don't Care If The Sun Don't Shine, I'm Left, You're Right, She's Gone e Mystery Train. Proprio in virtù di questo inserimento, I Don't Care If The Sun Don't Shine raggiunse il 74° posto. Nel 1958 Any Way You Want Me venne infine collocata nella compilazione Elvis' Golden Records, all'interno della quale ritrovò Love Me Tender, la sua celebre compagna di viaggio a 45 giri e una lunga serie di million sellers.

Questa canzone mi riporta alla seconda metà degli anni ottanta, precisamente a quando, giovanissimo, stavo scoprendo i locali della mia città. Proprio al termine di una bella serata passata in birreria con gli amici, al momento di pagare dagli altoparlanti si diffusero, del tutto inattese, le note di Any Way You Want Me. Una graditissima sorpresa, peccato che dai tavoli circostanti si levarono voci di protesta: "ma che è sta roba", "mamma mia che canzone antica" ecc... Mi guardai intorno e dissi ad alta voce "queste sono cose che voi non capirete mai, lasciate perdere". Nessuno osò contraddirmi! 

Foto: Roberto Paglia

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