Vecchie recensioni: The Perfect Elvis Presley Collection, una raccolta quasi perfetta (2012)

Sperando di fare cosa gradita, oggi recupero un'altra recensione scritta nel 2012 e da diversi anni non visibile sul web. La dedicai a un interessante box antologico che la Sony mise in commercio proprio durante quell'anno. Buona lettura.

[Recensione scritta nel 2012 e ampliata nel 2021] 

Con la pubblicazione di questo box la Sony corre il serio rischio di rendere felice un buon numero di aspiranti fan di Elvis. Si, perché dal prossimo 6 agosto si potranno acquistare la bellezza di venti album originali del re del rock pagando, mi pare, soltanto una cinquantina di euro. Una cifra decisamente bassa, che rende questa poco ingombrante scatola un vero affare da non lasciarsi sfuggire. Spendendo poco, un ipotetico nuovo fan ha infatti la possibilità di portarsi a casa una considerevole fetta della produzione di questo straordinario artista: praticamente il mio sogno di bambino che diventa realtà. Per me era un vero problema mettere da parte i soldi per un long playing di Elvis, a volte mi vedevo costretto a rinunciare al panino da mangiare a scuola durante la ricreazione, oppure dovevo ricordarmi di annunciare tempestivamente il regalo che mi sarebbe piaciuto ricevere a Natale... Inutile dire che The Perfect Elvis Presley Collection avrebbe risolto un sacco di guai, così mi piace pensare che qualche giovanissimo approfitterà di questa occasione. Ma vediamo nel dettaglio il contenuto del set:

Elvis Presley (1956)

Elvis is Back! (1960)

Something For Everybody (1961)

Pot Luck (1962)

Elvis For Everyone (1965)

From Elvis in Memphis (1969)

On Stage - February 1970 (1970)

Elvis - That's The Way It Is (1970)

I'm 10,000 Years Old - Elvis Country (1971)

Love Letters From Elvis (1971)

Elvis Now (1972)

Aloha From Hawaii via Satellite (1973)

Elvis [Fool] (1973)

Raised on Rock / For Ol' Times Sake (1973)

Good Times (1974)

Promised Land (1975)

Today (1975)

From Elvis Presley Boulevard, Memphis, Tennessee (1976)

Moody Blue (1977)

Welcome To My World (1977)

Indubbiamente una grande selezione di dischi, densa di grande musica, ma definirla "perfetta" mi sembra un po' azzardato. Tanto per cominciare non c'è traccia del repertorio religioso di Elvis, una grave mancanza considerando quanto sia stato importante questo particolare aspetto nella sua parabola artistica. Totalmente ignorate anche le colonne sonore dei film del cantante, e se questa lacuna può avere un senso relativamente agli anni sessanta (per quanto non sarebbe stata una cattiva idea ricordarsi di Blue Hawaii o G.I Blues) l'assenza di Loving You (1957) e King Creole (1958) risulta difficilmente giustificabile. Sono proprio i fifties, rappresentati dal solo Elvis Presley i grandi esclusi dal nuovo progetto targato Sony, che preferisce concentrarsi sugli anni '70 proponendo di questo decennio ben quattordici album. Superflua la presenza di Welcome To My World e Elvis For Everyone, due buone compilazioni che tolgono però spazio a capolavori del calibro di His Hand in Mine (1960) e Elvis TV Special (1968). E a proposito di compilazioni, come si può rinunciare ai quattro volumi della popolarissima serie Golden Records?

Veniamo ora alle vere note dolenti, rappresentate dall'inclusione di alcuni album in edizioni ampliate. Note dolenti? Vediamo perché.

Elvis Presley (1956) Il primo, storico album di Elvis è presente nell'edizione comprensiva di sei canzoni incise nel 1956 aggiunte in coda alla track-list originale. Fin qui nulla di male, per quanto mi riguarda. Non proprio il massimo, ma ci può stare.

Elvis is Back! (1960) Lo splendido disco del 1960 è presente nell'edizione del 1999 che non si limitava a contenere sei canzoni in più, ma vedeva stravolto l'ordine originale dei brani. Nello specifico, questo Elvis is Back! non si apre con Make Me Know It, bensì con Stuck on You e Fame and Fortune, il primo singolo di Elvis dopo il ritorno negli Stati Uniti al termine del servizio di leva. Fortunatamente le restanti quattro canzoni sono piazzate in coda. Per me si tratta a tutti gli effetti di un orrore discografico, perché si va a sfigurare un'opera originale del passato, un 33 giri considerato da sempre un capolavoro. Insomma, a qualcuno piacerebbe il White Album dei Beatles aperto da Hey Jude, che non è mai stata parte del disco ma che venne incisa durante le stesse session? A me no. Ripeto: orrore.

Something For Everybody (1961) Vale il discorso appena fatto per Elvis is Back. Anche qui sei bonus e disco che si apre con Surrender, non inclusa nell'album originale, mentre gli altri cinque brani sono inseriti prima di I Slipped, I Stumbled, I Fell che chiudeva le operazioni nel 1961. Di conseguenza altro orrore, senza se e senza ma. 

Pot Luck (1962) Qui siamo allo sfascio totale, altro bel disco completamente rovinato. In questo caso abbiamo cinque bonus mischiate alle canzoni dell'antica track-list. Mi sono sempre rifiutato di ascoltare questa edizione di Pot Luck e continuerò a farlo. Questo per me non è il disco del 1962. 

From Elvis in Memphis (1969) Ritengo che un capolavoro del passato dovrebbe essere sempre presentato nella forma che lo rese tale, quindi si alle canzoni extra, ma meglio se piazzate su un dischetto a parte. Qui dopo In The Ghetto ci sono altri sei pezzi, e che pezzi, ma, qualcuno mi perdonerà, non mi suonano bene.

Promised Land (1975) Cosa abbiamo qui? La bellezza di otto bonus... Mica male, ma sapete di cosa si tratta? Di otto delle dieci canzoni che compongono Good Times, il bellissimo disco del 1974. E dire che proprio Good Times precede Promised Land in questo box! Senza parole. 

Moody Blue (1977) Di nuovo... Questa edizione di Moody Blue (priva di Let Me Be There) contiene in qualità di bonus, tutte, ripeto tutte le dieci canzoni di From Elvis Presley Boulevard, Memphis, Tennessee, un album già presente nel set. Che dire? Nulla, meglio lasciar perdere.

In conclusione direi luci ed ombre, non poche ombre. Tuttavia, a dispetto delle mie riserve non voglio sembrare eccessivamente pignolo, anche perché tanto tempo fa The Perfect Elvis Presley Collection mi avrebbe reso un ragazzino felice e non mi sarei certo messo a cavillare. Allora, rivolgendomi a chi vuole approfondire il discorso Elvis dico che sarebbe opportuno non perdersi questo esaustivo riassunto della sua arte. Costa poco.
 
Foto: web

Commenti

Post popolari in questo blog

Letture: "Elvis and me" di Priscilla Beaulieu Presley

Domenica mattina con Elvis e Clambake

I 5 post del blog più visti nel 2020