Pezzi sparsi

A partire dal minuto 2:30 circa di Pieces of My Life,  uno dei pezzi degli anni '70 che amo di più, l'atmosfera si fa decisamente, anzi ulteriormente tesa. Da lì in avanti, fino allo sfumare del brano, Elvis traccia un bilancio della sua vita che è riassuntivo quanto efficace. Lo fa snocciolando, in rapida successione, una serie di considerazioni tanto amare da far venire i brividi. Ecco, in quegli istanti dilatati dal rimpianto non sembra neanche un cantante. Piuttosto, come i versi di Pieces of My Life suggeriscono, dà l'impressione di fissare i giochi di luce sul bicchiere che ha davanti, in un bar che vale l'altro, mentre intorno a lui tutti fissano a bocca aperta la grande star che parla da sola. 

Che abbia affrontato il testo da performer o se lo sia sentito addosso come una seconda pelle non fa molta differenza, l'effetto sull'ascoltatore è sconvolgente. E allora viene da chiedersi se la sua intenzione non fosse proprio quella di condividere lo stato d'animo di un momento, o di una vita. Senza stare a considerare i risvolti commerciali di un'interpretazione più ispirata di altre. Senza stare minimamente a pensare che poi Bringing It Back / Pieces of My Life sarebbe stato il secondo singolo estratto dall'album Today.

Foto di Roberto Paglia

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