C'era una volta L'idolo di Acapulco

Elvis Presley nella scena più famosa del film Fun in Acapulco (1963)
Nel luglio del 1978, poco prima del mio dodicesimo compleanno, potevo già definirmi un fan di Elvis Presley discretamente attrezzato. All'album Solid Gold, acquistato l'autunno precedente, se ne erano infatti aggiunti altri e stavo ormai familiarizzando con il repertorio del mio cantante preferito. Avevo anche preso a setacciare tutti i giornali che mi capitavano a tiro alla ricerca di servizi dedicati a Elvis, e bisogna dire che in quel periodo il re del rock 'n' roll appariva di frequente su quotidiani e settimanali. Ripensandoci oggi, spesso le notizie che lo riguardavano erano prive di fondamento e da bambino non ero così bravo a discernere la verità dalle invenzioni, eppure già all'epoca ce la mettevo tutta per mantenere integro il mio personalissimo punto di vista. Quello che mi mancava realmente era vedere il mio eroe in azione, magari in uno dei suoi numerosi film, che proprio a causa di un articolo senza capo né coda letto da qualche parte ero convinto fossero circa settanta. Mai avrei potuto immaginare che di lì a poco questo sogno si sarebbe materializzato in una sala cinematografica.

A quei tempi eravamo soliti passare con i nostri parenti almeno uno dei mesi estivi in una località balneare sul Tirreno, a circa quarantacinque chilometri da Roma. Ricordo che ero sempre impaziente di partire per quella lunga vacanza, perché la grande casa che prendevamo in affitto era piena come un uovo e potevo passare un sacco di tempo con i miei cugini. Tornando a quella lontana estate del 1978 non è difficile immaginare la mia profonda emozione quando, percorrendo la via che ci avrebbe condotto a destinazione, notai affissa a un muro la locandina del film L'idolo di Acapulco (Fun in Acapulco - 1963). Non osavo crederci per non dovermi poi disilludere, ma era tutto vero: quella sera avrebbero dato un film del Re al Nuova Arena.

Fortunatamente Elvis piaceva a tutti noi, così decidemmo di andare senza alcuna esitazione, ma credo che mia madre mi avrebbe portato lo stesso, indipendentemente dai programmi serali degli altri. Le ore che mi separavano dal grande evento si rivelarono estenuanti, ma poi mi ritrovai davanti al grande schermo, in trepida attesa. Quando Elvis apparve, in tutto il suo splendore giovanile, mi causò un piccolo shock che non avrei più dimenticato. All'improvviso la vita mi parve semplicemente più colorata, del tutto priva di quell'alone di malinconia che era solito avvolgermi da piccolo. Si, quel piccolo cinema all'aperto si era trasformato in un disco volante diretto verso le stelle e non sarei sceso per nulla al mondo.

Invece il film terminò in fretta, e fu dura tornare alla realtà. Sulla strada di casa, con gli occhi pieni di Elvis e con le sue canzoni nella testa, passammo davanti a quella stessa locandina che aveva reso così speciale la mia permanenza al mare. Mia cugina, come me grande fan di Elvis la staccò dal muro. L'ho conservata io e quando la guardo i ricordi prendono facilmente il sopravvento. Una dopo l'altra avrei visto tutti i film girati da Elvis Presley, ma L'idolo di Acapulco resterà per sempre legato a quella magica sera d'estate di tanti anni fa.

Foto: Web

A proposito del film e del disco Fun in Acapulco, leggi anche i seguenti post:

Elvis tra Hollywood e Acapulco
Elvis e il cinema: Acapulco e dintorni

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