Elvis e le copertine dei dischi in linea economica

Uno dei tanti paradossi legati all'irripetibile carriera di Elvis Presley è dato dalle copertine dei suoi album pubblicati nel corso degli anni '70. Per incentivare le vendite delle raccolte in linea economica, venivano utilizzati scatti che spesso e volentieri si rivelavano migliori di quelli piazzati sulle copertine dei 33 giri regolari. A ben vedere, infatti, il concept grafico di compilazioni come I Got Lucky, Elvis Sings Hits From His Movies, Volume 1 e Burning Love and Hits From His Movies, Volume 2 rivaleggia con quello di Love Letters From Elvis e Elvis Now, rivelandosi anzi più accattivante proprio in virtù delle immagini scelte, che sono di qualità superiore. Quanto alla cover di C'mon Everybody (1971), che vi mostro in questo post, non ha nulla da invidiare a quella di Elvis - That's The Way It Is, emesso nel 1970 e ricordato come uno dei migliori album di Elvis. Che poi il contenuto musicale di queste compilazioni a basso prezzo non avesse nulla a che fare con le immagini piazzate in copertina, non faceva alcuna differenza.

Lo sappiamo, per il Colonnello Parker era più gratificante vendere un'antologia di livello medio-basso, perché quando le strategie si rivelavano vincenti il suo ego ne usciva ingigantito. Questo è esattamente quanto accadde con il citato Burning Love and Hits From His Movies, Volume 2 (1972), che al recente successo che dava il titolo al disco abbinava brani minori tratti dalle colonne sonore degli anni '60: questo album a dir poco scombinato vendette moltissimo, sfiorando l'ingresso nella Top 20 di Billboard. Dunque, il Colonnello riuscì a vendere bene pezzi ormai dimenticati come I Love Only One Girl e Santa Lucia. Quanto ad Elvis, a lui certi dettagli non interessavano minimamente, sappiamo bene anche questo. Era un artista che si limitava a cantare, a liberare il suo straordinario talento. Agli affari ci pensava il suo manager.

Foto: Roberto Paglia

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