Magia a Pittsburgh

 Gli effetti benefici di una nuova relazione sentimentale e il desiderio di rivalsa nei confronti di chi stava cercando di screditarlo per mezzo di un libro che sarebbe arrivato durante l'estate dell'anno successivo. Probabilmente questi fattori contribuirono in modo determinante a rigenerare Elvis, che a partire dall'ottobre del 1976 sembrò tornato quello dei tempi d'oro. Il culmine di questo insperato e graditissimo processo di rinascita si ebbe in occasione del breve tour che iniziato a Wichita il 27 dicembre proseguì a Dallas, Birmingham, Atlanta e si concluse a Pittsburgh, dove per il secondo anno consecutivo Elvis festeggiò l'arrivo del nuovo anno con il suo amato pubblico. Cinque grandi concerti in altrettanti giorni che rimandano l'immagine di un artista più vivo che mai, perfettamente in grado di lasciare tutti a bocca aperta per mezzo del suo incomparabile talento e della sua innata capacità di intrattenere.

Quello di Pittsburgh, 31 dicembre 1976 è uno spettacolo stupendo che ha un unico difetto: a quanto pare non venne registrato professionalmente dalla RCA. Grave mancanza, questa... Possiamo assimilarla alla classica macchia sulla bellissima camicia appena indossata. Eppure, anche una audience recording può rivelarsi preziosa dispensatrice di emozioni, in special modo quando ci permette di ascoltare le reazioni dei presenti mentre Elvis si esibisce. Ecco, in questo senso non ha prezzo ascoltare l'uomo che subito prima dell'ingresso del Re grida con tutto il fiato che ha in corpo "Elvissss", oppure la donna che evidentemente estasiata dalle mosse del nostro durante l'esecuzione di See See Rider si lascia scappare un liberatorio "Oh my God". 

Questi sono elementi preziosi, perché riescono a trasmettere la magica atmosfera che permeò la Civic Center Arena di Pittsburgh, gremita in ogni ordine di posto. Soprattutto, questi attestati di amore incondizionato rendono alla perfezione il rapporto, più unico che raro, che fece di Elvis Presley e dei suoi fan una cosa sola. In virtù di questo legame indissolubile, che al 2020 è più saldo che mai, sarebbe stato sufficiente osservare Elvis camminare sul palco per l'intera durata del suo spettacolo per tornare a casa felici. Invece quella notte lui si rese protagonista di una performance che non è esagerato definire straordinaria, brividi a profusione anche a distanza di quarantaquattro anni. 

Buon 2021 a tutti !

Foto: Roberto Paglia 

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Pittsburgh e ricordi

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