Gli album di Elvis Presley nella Top 100 americana (1956 / 77)

In questo quarto post della serie passiamo in rassegna i 33 giri di Elvis Presley che si piazzarono tra il 41° e il 100° posto della classifica statunitense. Per avere un quadro completo della situazione basta dare un'occhiata ai precedenti articoli, dei quali trovate i link in fondo a questo post. Inutile dire che anche tra i venti album che vado ad elencare ce ne sono alcuni che avrebbero meritato migliore sorte. Che dire del novantesimo posto di Good Times? E del settantanovesimo di He Touched Me? I dischi in questione ci ricordano che indipendentemente dalle ottime canzoni che contengono, le scelte dei discografici di allora non furono sempre azzeccate. Ma è acqua passata, noi possiamo soltanto vedere come andarono le cose tanto tempo fa. Buona lettura e grazie per l'attenzione.

( 41° )

- From Elvis Presley Boulevard, Memphis, Tennessee (1976)

Nel 1976 venne dato alle stampe l'album più cupo che Elvis Presley mai realizzato. Certo, le canzoni incise nella Jungle Room di Graceland furono annegate in un mare di archi, ma anche privo della pesante orchestrazione il disco avrebbe palesato tanta stanchezza e una inquietante sensazione di abbandono. Una sorta di testamento sentimentale.

( 42° )

[Nessun album]

( 43° )

- Elvis Now (1972)
- A Legendary Performer - Elvis, Volume 1 (1974)

L'ascolto di Elvis Now sconfessò il titolo, che lasciava intendere di presentare il cantante in quel preciso momento della sua parabola artistica. In effetti, per approntare la track list qualcuno prese d'assalto gli scaffali della casa discografica, racimolando un buon numero di brani ancora inutilizzati. Piacevole ma disomogeneo.

Con A Legendary Performer - Elvis, Volume 1 la RCA iniziò a far valere i propri diritti sul back catalogue dell'artista più prestigioso che avesse mai messo sotto contratto, ottenuti sulla base di un accordo milionario. La compilazione, incentrata sugli inizi presleiani, si distinse per l'eleganza dell'art work e per la presenza di diversi inediti.

( 44° )

- Welcome To My World (1977)

In mancanza di nuove canzoni, la RCA si vide costretta ad assemblare l'ennesima raccolta. Questa allettò i potenziali acquirenti grazie a una copertina di sicuro impatto e ad un paio di inediti. Una compilazione Country decisamente ben fatta.

( 45° )

- Worldwide 50 Gold Award Hits, Volume 1 (1970)

Cofanetto antologico di quattro long play contenente un numero impressionante di super classici del Re. Un'opera ambiziosa (e costosa), che si aggiunse alle già troppe emissioni discografiche del 1970, trasformandosi comunque in un notevole successo.

( 46° )

- Separate Ways (1972)
- A Legendary Performer - Elvis, Volume 2 (1976)

Separate Ways fu l'ultima raccolta in linea economica targata Camden a finire sul mercato. Chi si prese la briga di confezionarla pensò bene di vanificare il potenziale commerciale del singolo Separate Ways / Always on My Mind. Ennesima mossa senza senso dei discografici.

A Legendary Performer - Elvis, Volume 2 si mantenne sugli elevati livelli del precedente capitolo della serie. Harbor Lights, un inedito del periodo alla Sun Records valse da solo l'acquisto. Veste grafica impeccabile.

( 47° )

- Double Trouble (1967)
- Promised Land (1975)

Non fu necessario ascoltare il contemporaneo Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band per rendersi conto di quanto fosse fuori dalla realtà Double Trouble. A preparare il terreno ci aveva già pensato, qualche mese prima, lo splendido How Great Thou Art, frutto di un artista finalmente libero di esprimersi al meglio.

Messo su con dieci pezzi realizzati negli studi della Stax (dicembre 1973), Promised Land si rivelò un bel disco country oriented, in linea con quanto Elvis aveva preso ad incidere negli ultimi anni. Dato piuttosto sconfortante, l'album non riuscì a beneficiare della spinta dell'omonimo singolo di lancio, che un paio di mesi prima aveva sfiorato la Top 10.

( 48°, 49° )

[Nessun album]

( 50° )

- Raised On Rock / For Ol' Times Sake (1973)

La prima visita di Elvis agli Stax Studios (luglio 1973) si risolse in un mezzo disastro, così il disco fu completato grazie a qualche incisione casalinga effettuata a Palm Springs. Non necessariamente un brutto album, ma ascoltandolo si evince la fondamentale mancanza di ispirazione di un artista ormai poco incline, per vari motivi, al lavoro in studio di registrazione.

( 51° )

[Nessun album]

( 52° )

- Elvis [Fool] (1973)

Per praticità, lo fanno tutti, ho aggiunto il titolo del brano che lo inaugura a quello dell'album. In effetti, a questo disco fu dato lo stesso nome del secondo album del cantante, quello del 1956, una mossa che definire infelice è poco. Elvis (Fool) si rivelò immediatamente per quello che era, vale a dire una grande, irripetibile occasione sprecata. Piuttosto che incidere nuove canzoni, nel tentativo di capitalizzare l'enorme successo del progetto Aloha From Hawaii, non si trovò di meglio da fare che confezionare un long playing con qualche pezzo che giaceva nei cassetti della RCA. Non è difficile individuare i responsabili di questo errore: i discografici, il Colonnello Parker e, non ultimo, lo stesso Elvis Presley.

( 53°, 54°, 55°, 56° )

[Nessun album]

( 57° )

- Today (1975)

Realizzato in una manciata di giorni nel marzo 1975, Today proseguì sui battutissimi sentieri del Country, mostrando un artista in buona forma e alle prese con qualche composizione che aveva destato la sua attenzione. A dispetto del parziale insuccesso, l'album aggiunse diversi brani alle scalette dei concerti di Elvis.

( 58°, 59°, 60°, 61°, 62°, 63°, 64° )

[Nessun album]

( 65° )

- Almost in Love (1970)

Questa antologia in linea economica raccolse una serie di recenti scarti cinematografici e alcuni singoli che rischiavano di finire nell'oblio. Venne fuori molto bene, nulla da dire, probabilmente la migliore raccolta rintracciabile nel catalogo Camden.

( 66°, 67°, 68° )

[Nessun album]

( 69° )

- You'll Never Walk Alone (1971)

Il terzo album religioso di Elvis Presley fu una buona raccolta a prezzo contenuto che tutto sommato non andò male in classifica. Bisogna dire che You'll Never Walk Alone conteneva materiale di grande interesse per i collezionisti dell'epoca.

( 70° )

- C'mon Everybody (1971)

Discreta emissione in linea economica, contenente brani tratti dai film che attendevano di essere inseriti in un long play da circa un decennio. Le pellicole in questione erano Follow That Dream, Kid Galahad, Viva Las Vegas e Easy Come, Easy Go e per completare il puzzle fu necessario acquistare l'album gemello I Got Lucky.

( 71°, 72°, 73°, 74°, 75° )

[Nessun album]

( 76° )

- The Sun Sessions (1976)

Le canzoni del biennio alla Sun Records sono, almeno per chi scrive, le migliori mai realizzate da Elvis Presley. La decisione della RCA di raccoglierle in un unico album fu senza dubbio tardiva, ma quanto mai opportuna. Questo disco americano era stato preceduto da quello inglese, similmente intitolato The Sun Collection.

( 77°, 78° )

[Nessun album]

( 79° )

- He Touched Me (1972)

Pare che nel luglio 1973, negli studi della Stax a Memphis, Elvis avrebbe dovuto incidere anche un album a tema religioso. L'esigenza della RCA, che spinse in tal senso, è a dir poco curiosa, considerando lo scarso impatto in classifica di He Touched Me. Il disco è molto bello e si portò a casa un meritato Grammy, ma fu clamorosamente snobbato dagli acquirenti.

( 80°, 81° )

[Nessun album]

( 82° )

- Speedway (1968)

Speedway sarebbe passato alla storia come l'ultimo album di Elvis contenente la colonna sonora di un suo film a soggetto. Ripensando agli sconvolgimenti sociali di quel fatidico 1968, questo disco fu, a voler essere gentili, un pochino anacronistico.

( 83°,  84°, 85°, 86° )

[Nessun album]

( 87° )

- Elvis Sings Hits From His Movies, Volume 1 (1972)

Esaurito il carburante, vale a dire brani inediti o mai inseriti in un 33 giri, la serie economica Camden proseguì con un paio di album al limite dell'imbarazzante. Sarebbe stato più opportuno lasciar perdere.

( 88°,  89° )

[Nessun album]

( 90° )

- Good Times (1974)

Il 90° posto di Good Times è così clamoroso e per certi versi inspiegabile da lasciare interdetti ancora oggi. Copertina insolitamente cupa? Improvviso abbandono dei fans? Niente di tutto ciò. Più realisticamente, il disco fu penalizzato dalle emissioni ravvicinate di A Legendary Performer - Elvis, Volume 1 e Elvis Recorded Live on Stage in Memphis. Già, un'altra ottima mossa dei discografici dell'epoca...

( 91°, 92°, 93°, 94°, 95°, 96°, 97°, 98°, 99°, 100° )

[Nessun album]


La classifica di riferimento è quella di Billboard

Foto 1 : Web
Foto 2: Roberto Paglia

Leggi i precedenti post della serie:

Gli album di Elvis Presley nella Top 10 americana (1956 / 77)
Gli album di Elvis Presley nella Top 20 americana (1956 / 77)
Gli album di Elvis Presley nella Top 40 americana (1956 / 77)

Commenti

Post popolari in questo blog

Letture: "Elvis and me" di Priscilla Beaulieu Presley

I regali di una volta: A Legendary Performer - Elvis, Volume 3

I 5 post del blog più visti nel 2020