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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

Elvis ai tempi di Mike Edwards

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Intercettato a Memphis  da un reporter del Commercial Appeal  mentre faceva un giro in moto con Priscilla  - siamo nel 1963 - Elvis  si spinse a dire che il suo nuovo film It Happened at the World's Fair  fosse il migliore che avesse mai girato fino ad allora. Un'affermazione piuttosto sorprendente la sua, non c'è che dire, dopotutto stava parlando di un progetto piacevole ma certo non memorabile. Che dire, allora, di Jailhouse Rock , King Creole  e Flaming Star , tanto per citare tre dei suoi precedenti film? Insomma, parlando con il giornalista Elvis  voleva soltanto pubblicizzare la sua ultima fatica cinematografica, oppure ci credeva realmente? Io propendo per la seconda ipotesi. Elvis  si stava avvicinando alla trentina, aveva accanto la ragazza che pochi anni dopo avrebbe portato all'altare e le colonne sonore , che ormai incideva senza soluzione di continuità, volavano ancora alte in classifica. Credo che per lui It Happened at the World's Fair , una commedia

Joe Strummer, Elvis e l'ondata travolgente

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  Joe [Strummer] si era sistemato nel piccolo attico dell'edificio portandosi dietro una pila di libri, un registratore e un giradischi. Raggiunse così Micky Foote, che viveva già ad Albany Street con la sua ragazza. Jasper, il fratello minore di Sebastian aveva un laboratorio nel seminterrato. Joe si comportò come se fosse a casa sua. Si divertiva a adornare con slogan quella proprietà da un milione di sterline. Quando Elvis morì nell'agosto 1977, lui scrisse sullo specchio della camera di Sebastian: "Elvis è stato un'ondata travolgente". Dal libro the clash. death or glory  di Pat Gilbert (Arcana - 2004) Leggi anche I Led Zeppelin al ritmo di Elvis Keith Richards, Mystery Train e il ritmo Foto: Roberto Paglia

Un regalo di tanto tempo fa: "A Date With Elvis"

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  Questa copia di A Date With Elvis , proprio questa edizione tedesca con l'etichetta arancione e in stereo elettronico  che vi mostro, mi fu regalata da un amico di famiglia un Natale di tanto tempo fa. Credo fosse il 1980  e ricordo nitidamente l'emozione provata ascoltando Blue Moon of Kentucky , la canzone che apriva il disco. A Date With Elvis  raccoglie una serie di brani incredibili, fra i quali è doveroso ricordare Baby Let's Play House , Good Rockin' Tonight , Milkcow Blues Boogie , Baby I Don't Care  e I Forgot To Remember To Forget . Al pari di For LP Fans Only , che l'aveva preceduta nei negozi di dischi, può essere senz'altro ricordata come una delle migliori compilazioni di tutti i tempi. Tra l'altro, all'epoca della sua emissione - era il 1959 - nessuno dei dieci brani in essa contenuti erano mai stati pubblicati in un 33 giri . Elvis era militare in Germania e la RCA pensò bene di tenere in caldo il successo del giovane re del rock &#

Canzoni di Elvis da riscoprire: "Sand Castles"

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Oggi voglio mostrarvi questa stampa italiana  di Paradise, Hawaiian Style  (1966) proveniente dalla mia collezione, perché è praticamente nuova. Incredibile come sia riuscita a conservarsi così bene per oltre mezzo secolo. Peccato che lo scatto in copertina ci mostri un Elvis  che non appartiene a quello specifico  progetto cinematografico  e che a conti fatti il disco non si avvicini neanche lontanamente a Blue Hawaii , sebbene contenga due o tre pezzi di buon livello. Mia madre mi regalò Paradise, Hawaiian Style (non questa copia) nel 1980  ed io, giovanissimo e pieno di entusiasmo, mi innamorai del brano Scratch My Back . Ma oggi voglio ricordare un altro pezzo di questo 33 giri , perché anche nelle opere per così dire minori di Elvis Presley  è possibile scovare delle autentiche gemme nascoste , che una volta individuate rivelano tutta la loro bellezza. È il caso di Sand Castles , inserita nell'album Paradise, Hawaiian Style  in qualità di bonus song  (è uno scarto del film omo

Keith Richards, "Mystery Train" e il ritmo

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Il corpo umano percepisce un ritmo anche quando non c'è. Ascoltate "Mystery Train" di Elvis Presley. Uno dei più grandi pezzi rock di tutti i tempi, eppure manca la batteria. È soltanto suggerita, perché ci pensa il corpo a fornire il ritmo. Basta accennarlo, il ritmo. Non dev'essere pronunciato. È qui che hanno preso un abbaglio, discutendo di "rock qui" e "rock là". Non ha nulla a che fare con il rock, con la pesantezza. Ha a che fare, piuttosto, con il roll, con la rapidità. Dal libro  Life di Keith Richards (Feltrinelli - 2010) Leggi anche I Led Zeppelin al ritmo di Elvis Foto: Roberto Paglia

L'importanza di "I Got Lucky"

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I Got Lucky   è una compilazione in linea economica del 1971 , molto utile all'epoca perché recuperava materiale proveniente da diversi film degli   anni '60  mai inserito nei  33 giri di Elvis Presley . Vediamo nel dettaglio: What A Wonderful Life  da Follow That Dream  (1962). I Got Lucky , Riding The Rainbow  e Home Is Where The Heart Is  da Kid Galahad  (1962). I Need Somebody To Lean On  e If You Think I Don't Need You  da Viva Las Vegas  (1964). Yoga Is As Yoga Does , The Love Machine  e You Gotta Stop  da Easy Come, Easy Go  (1967). Infine, unico brano del lotto non facente parte di una colonna sonora, Fools Fall In Love , b-side  di Indescribably Blue  nel 1967. Dunque, quando uscì si rivelò un album quanto mai prezioso per i collezionisti, facendo il paio con il "gemello"  C'mon Everybody , già emesso in quello stesso 1971 e del quale parleremo in un'altra occasione. In questo post vi mostro invece l'edizione Pickwick  di I Got Lucky , visto c

David Gilmour canta (e suona) "Don't"

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I Pink Floyd  sono una mia grande, grandissima passione musicale . Oltre ad averli visti diverse volte in concerto sono cresciuto con i loro dischi, che praticamente conosco a memoria. Naturalmente, dal punto di vista musicale Elvis  e i Pink Floyd  sono distanti anni luce * ,  così quando ascoltai per la prima volta la versione di Don't  resa da David Gilmour  mi emozionai non poco, anche perché la trovo realmente bella. Da ascoltare o riascoltare. * A dire il vero, qualcosa in comune tra Elvis e i Pink Floyd l'ho trovato... Leggi questo post . (Foto Gilmour: web - Foto Elvis: Roberto Paglia)

Elvis on Tour 1962: The Biggest Tour Ever

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Nel 1963, nel pieno del nuovo corso che avrebbe garantito tre film in uscita ogni anno, i fan di Elvis  poterono invece recarsi al cinema in due sole occasioni: per It Happened at the World's Fair  ad aprile e per Fun in Acapulco  a partire dalla fine di novembre. Il motivo alla base di questo inaspettato stop alla routine, che generò un danno economico solo in parte attenuato dalle vendite della compilazione Elvis' Golden Records, Volume 3  è presto spiegato: per gli ultimi mesi del 1962 il Colonnello Parker  aveva programmato un gigantesco tour degli Stati Uniti * . Si trattava di un progetto molto ambizioso, in anticipo su quanto avrebbero fatto di lì a poco stelle di prima grandezza del firmamento musicale come i Beatles ** .  Nello specifico, cosa aveva in mente Parker ? Nientemeno che quarantatré concerti in altrettante città, con conferenze stampa dedicate e un compenso di un milione di dollari che la  RCA avrebbe dovuto garantire ad Elvis . Il mega tour confermava l'

Il mese di "Elvis in Concert"

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Ottobre è anche il mese in cui arrivò nei negozi di dischi  Elvis in Concert , il live  di Elvis  che ho amato e che amo di più. Come ho scritto in diverse occasioni, fu il mio regalo di Natale nel 1977. Doveva essere una sorpresa ma a un certo punto un mio cugino mi disse "il tuo regalo è doppio e costa 12000 lire" ... Capii immediatamente ma non me la presi, piuttosto contai i giorni che mi separavano dal mio decimo LP di Elvis . Quando arrivò fu l'apoteosi. Non avevo mai ascoltato un album dal vivo  e provai delle sensazioni indescrivibili. Il mio idolo non si limitava a cantare, ma parlava, scherzava, ringraziava... Per me fu un autentico shock, lo sentii ancora più vicino a me. Si, lui era andato via ad agosto, ma per qualche ragione aveva deciso di tornare per stare accanto a me, ne ero certo. Pensare che c'è ancora qualcuno che mi chiede "perché ami Elvis così tanto?". (Foto: Roberto Paglia)

Accadde nel 1972: Elvis ad Albuquerque

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Il 19 aprile del 1972 , davanti a circa dodicimila spettatori, si concluse ad Albuquerque  lo spettacolare tour di due settimane che aveva portato Elvis   Presley  ad attraversare ben dodici stati americani (New York, Michigan, Ohio, Tennessee, Virginia, Indiana, North Carolina, Georgia, Florida, Arkansas, Texas e infine New Mexico) e che aveva fornito a Robert Abel  e Pierre Adidge  - già noti per l'ottimo Mad Dogs and English Men , analogamente incentrato su un tour di Joe Cocker  - il materiale per il film Elvis on Tour , un vero classico per gli appassionati del Re e, diciamolo, di musica in generale. La pellicola avrebbe conquistato il Golden Globe  l'anno successivo, in qualità di miglior documentario dell'anno. Meritatamente, direi. A monte di tutto, questo giro di concerti fotografa Elvis  in uno dei suoi momenti di massimo splendore, alimentato anche dal grande successo del singolo  Burning Love , dai quattro sold out  al Madison Square Garden di New York  e, natur

I Led Zeppelin al ritmo di Elvis

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Durante il tour americano dei Led Zeppelin, nel 1975... Mentre l'aereo planava su San Diego, nel mezzo di una terribile turbolenza, la piastra a cassette suonava a tutto volume Teddy Bear di Elvis. Quando il velivolo cominciò a tremare, Plant fece tranquillamente notare che se i Led Zeppelin dovevano morire, tanto valeva che lo facessero al ritmo di Elvis, poiché era proprio da lì che, per loro, tutto era incominciato. Da Il martello degli dei - La saga dei Led Zeppelin  di Stephen Davis (Foto: Roberto Paglia)

Cose da Elvis Presley

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Oggi vi mostro una riedizione con copertina diversa di His Hand in Mine , magnifico album emesso sul finire del 1960 e parzialmente oscurato dal grande successo commerciale di G.I. Blues , pubblicato un paio di mesi prima. A pensarci bene, considerato il momento poco propizio non fece neanche tanto male, visto che sfiorò la Top 10 . Vendite a parte, al suo interno è possibile rintracciare la quintessenza dell'arte presleiana, grazie alla straordinaria bellezza della voce di Elvis , qui al massimo dello splendore, e al coinvolgimento emotivo dell'artista, che è parte di un insieme nel rendere omaggio al Signore . Si può credere o non credere, ma non si può certo dubitare della sincerità espressiva di Elvis  quando approccia il materiale religioso . Piccola nota a margine: His Hand in Mine  fu registrato in una sola session, il 30 ottobre del 1960 a Nashville , durante la quale il Re si permise il lusso di incidere anche Surrender , numero 1 nel 1961 e Crying in the Chapel , nume

Canzoni per l'inverno: "The Fair is Moving On"

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Una fiera itinerante, un uomo abituato a lasciarsi dietro scenari sentimentali potenzialmente importanti, ma che stavolta non esclude la possibilità di un ritorno. Il testo di questo brano non è particolarmente elaborato, eppure rende perfettamente l'idea. La rende soprattutto perché è  Elvis Presley  a cantarlo... Ricorda l'amore che abbiamo conosciuto Si, la fiera si sposterà e presto anch'io me ne sarò andato ma non ti lascerò per tanto tempo... Nel 1969 a Memphis  Elvis aggiunge l'ennesima meraviglia alla sua lunga collana di perle musicali. Straordinario lui e fantastica la band che lo accompagnò in studio, tutti perfetti nel rendere l'idea di una fiera in movimento, di un arrivederci  che potrebbe rivelarsi un addio carico di rimpianti. Chissà. The Fair is Moving On  fu il lato b di Clean Up Your Own Back Yard , ma è anche uno dei tanti punti di forza della porzione in studio del doppio album From Memphis to Vegas / From Vegas to Memphis , quella che tutti con

Strategie discografiche: "Greatest Hits, Volume 1"

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  Greatest Hits, Volume 1  uscì sul finire del 1981 e al suo interno fu possibile trovare alcune versioni dal vivo inedite e altre particolarità che rintraccerete nella scheda dedicata del sito EICC. Insomma, un disco interessante al quale non arrise il successo sperato, dal momento che anche dopo la scomparsa di Elvis  la RCA continuò a saturare il mercato per mezzo di reiterate emissioni discografiche . Voglio dire, nell'estate del 1980 era stato pubblicato il mega box Elvis Aron Presley , mentre a gennaio del 1981 era stata la volta di Guitar Man , il 33 giri curato da Felton Jarvis  comprensivo di brani con nuove basi musicali. Non è tutto, perché a marzo era arrivato nei negozi di dischi anche il doppio album This is Elvis , colonna sonora del film omonimo. Perché insistere con Greatest Hits, Volume 1  ? Comunque, è interessante notare che l'emissione di questa compilazione era stata inizialmente programmata (con qualche differenza nella track-list) per l'agosto / sett

Dischi dal mondo: "Elvis by Request Vol. II"

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  Elvis by Request Vol. II è una raccolta brasiliana del 1981 che sul primo lato presenta una selezione di brani estremamente eterogenea - Rags to Riches , I'm Leavin' ', (It's a) Long Lonely Highway , Girl Happy , Suspicion , There Ain't Nothing Like a Song (un duetto con Nancy Sinatra), e Blue River - e sul secondo le sei canzoni della colonna sonora di Easy Come, Easy Go , quindi oltre alla title-track, qui in versione stereo, anche The Love Machine , Yoga is as Yoga Does , You Gotta Stop , Sing You Children e I'll Take Love . Bello scatto in copertina, ma si tratta di una raccolta trascurabile consigliata solo ai collezionisti più incalliti. Foto: Roberto Paglia

"Elvis Sings For Children", una raccolta preziosa

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Quando mi fu regalato Elvis Sings For Children and Grownups Too! , che era appena arrivato nei negozi di dischi italiani, rimasi a bocca aperta. Allora il mio era proprio l'idolo di tutti, nessuno escluso... Momenti irripetibili, sensazioni così forti che riesco a percepirle ancora oggi. Questo 33 giri  portò in casa diverse canzoni che non avevo mai ascoltato prima e le trovai tutte meravigliose: Cotton Candy Land , Five Sleepy Heads , Big Boots , Wooden Heart , Puppet on a String , Angel , Old Shep ... Insomma, Elvis Sings For Children and Grownups Too!  è ancora oggi una delle compilazioni di Elvis  che amo di più, perché mi riporta ai tempi di una famiglia unita e felice dopo la tempesta.  Mio padre era scomparso anni prima, non aveva neanche fatto in tempo a vedermi in prima elementare, ed Elvis contribuì in modo determinante a riempire gli spazi vuoti nella mia anima. Si, con Jailhouse Rock e Cotton Candy Land , con Blue Suede Shoes  e Wooden Heart , non faceva differenza. Pi